Partire con valigie leggere
Durante i preparativi per un piccolo viaggio alle Canarie, cercavo il bagaglio più adatto perché così non dovevo trascinarmi dietro dei pesi inutili.
Ho cercato Valigie leggere, e mi sono divertita a sfogliare più pagine dedicate alle immagini, cercando di evitare i soliti marchi costosi.
Mi ha colpito un disegno in cui c’erano raffigurate delle Valigie attaccate a un filo, come palloncini.
Ho cliccato e mi sono ritrovata sul sito di un’associazione che si chiama proprio Valigie Leggere.
I temi proposti andavano dal teatro, all’arte, dallo yoga alla medicina cinese, passando per un argomento a me sconosciuto: costellazioni familiari.
Ho sfogliato diverse pagine, attratta dalle foto e dai disegni.
Purtroppo niente sui viaggi, e così ho abbandonato l’indagine, ma ho inserito il link tra i preferiti, per riguardarmelo con calma al ritorno dal mio viaggio.
Nel frattempo ho disposto accuratamente sul letto tutte le cose che mi servivano per il viaggio, vestiti, crema solare, insomma le solite cose.
Poi sono passata alla ricerca di almeno un libro da leggere su una bella spiaggia.
Un’immagine rivelatrice
In testa avevo un pensiero sfuggente, una cosa che avevo visto, mi aveva colpito, ma che non riuscivo a mettere a fuoco.
All’improvviso mi è tornata in mente: erano delle immagini che avevo visto sfogliando le pagine di quel sito che non vende valigie seppur leggere.
Nuova ricerca, sfoglio le varie pagine e finalmente trovo ciò che mi interessa: un laboratorio d’arte chiamato Diario visivo.
Erano le immagini più che il titolo ad avermi stuzzicato.
Mostravano disegni e schizzi di viaggi, paesaggi, architetture, cieli e mari.
Ho pensato che fosse proprio una bella idea.
Perché non portarsi dietro un taccuino da riempire con appunti di viaggio, qualche scarabocchio?
Non sono una grande disegnatrice, ci posso provare, magari ci attacco i biglietti di ingresso a luoghi particolari, un fiore da essiccare, un biglietto da visita.
Pagine nere
Sono andata in una cartoleria ben fornita per trovare un bel quaderno o taccuino delle dimensioni adatte a stare in una tasca, matite o biro per scrivere e disegnare.
Il negozio era fornitissimo, c’era l’imbarazzo della scelta.
Alla fine ho trovato un piccolo quaderno con una chiusura particolare comprensiva di matita.
La particolarità era avere copertina e pagine tutte nere, con la matita bianca.
Andando a Lanzarote, l’isola vulcanica, il nero era perfetto.
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